Doppia esenzione IMU ai coniugi che vivono in due comuni diversi

IMU Prima casa

Non è stato un percorso facile, nè tantomeno breve ma la Corte Costuzionale, attraverso la pronuncia n. 209 del 13/10/2022 si è finalmente espressa: il fisco non può essere nemico della famiglia perché in questo modo andrebbe contro la Costituzione.

La conclusione della delibera è estremanente semplice: marito e moglie che risiedono in due Comuni diversi per ragioni di lavoro, e che in genere condividono la stessa casa solo nei giorni liberi dagli impegni professionali (o nel weekend), hanno diritto all’esenzione dall’Imu per entrambi gli immobili. A patto, ovviamente, che rispettino davvero il doppio requisito della residenza e della dimora abituale che permette di non pagare l’imposta.

Si badi bene che la doppia agevolazione IMU non vale per le “seconde case”, dal momento che per godere del beneficio fiscale è necessaria l’effettiva residenza dei coniugi in Comuni diversi in modo stabile.

Per maggiori informazioni in merito alla doppia agevolazione IMU è possibile contattare lo Studio cliccando qui

Il Decreto Sostegni bis è legge: le agevolazioni per imprese e cittadini

Giovedì 22 luglio 2021, il Senato ha approvato definitivamente il Disegno di Legge n. 2320 di conversione del decreto del 25 maggio 2021, n. 73 (c.d. Decreto Sostegni Bis), contenente misure urgenti legate all’emergenza da COVID-19, per imprese, lavoro, giovani, salute e servizi territoriali. Di seguito, una sintesi delle misure a sostegno alle imprese e all’economia.

Contributi a fondo perduto

Viene riconosciuto un contributo a fondo perduto, aggiuntivo rispetto ai precedenti, a favore di tutti i soggetti che hanno la partita IVA attiva alla data del 26 maggio 2021, fermo restando l’obbligo di presentazione di un’auto-dichiarazione attestante il rispetto di talune condizioni già presenti all’interno della Comunicazione «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19» diramata della Commissione europea il 19 marzo 2020.

È prevista, inoltre, una erogazione, fino a un massimo di 60 milioni di euro per l’anno 2021, alle imprese operanti nei settori dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie (matrimoni, etc…) e del settore HORECA (Hotellerie-Restaurant-Catering).

Viene incrementato di 60 milioni di euro, per il 2021, il Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore.

Immobili, IMU

Si prevede una proroga al 31 luglio 2021 del credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda previsto per le imprese turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi.

Si esentano dall’IMU 2021 gli immobili a uso abitativo, posseduti da persone fisiche e concessi in locazione, per cui sia stata emessa una convalida di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa fino al 30 giugno 2021 o, in caso di convalida di sfratto dopo il 28 febbraio 2020, con esecuzione sospesa fino al 30 settembre 2021 o fino al 31 dicembre 2021.  I comuni riceveranno una compensazione per tale minore gettito.

Turismo

Nel Decreto Sostegni bis sono inoltre contenute una serie di misure a vantaggio del settore turistico e delle attività economiche e commerciali nelle Città d’Arte, tra le quali il rifinanziamento di 160 milioni di euro per l’anno 2021 del Fondo finalizzato a sostenere le agenzie di viaggio, i tour operator, le guide e gli accompagnatori turistici, le strutture ricettive e le imprese di trasporto di persone con bus scoperti in aree urbane e suburbane

Cartelle di pagamento 

Si posticipa dal 30 aprile al 31 agosto 2021 la conclusione del periodo di sospensione dei termini di versamento di somme derivanti da cartelle di pagamento e dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge.

POS, Pagamenti elettronici e Ricerca

Tra le altre misure, viene previsto un credito d’imposta pari al 100 per cento delle commissioni addebitate per transazioni effettuate con strumenti di pagamento tracciabili a decorrere dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022.

Inoltre, è previsto un credito d’imposta per le imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per i farmaci, inclusi i vaccini, nella misura del 20 per cento dei costi sostenuti dal 1° giugno 2021 al 31 dicembre 2030, entro l’importo massimo annuale per ciascun beneficiario di 20 milioni di euro.

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