Valeria Fulco | Dottore Commercialista Revisore Legale in Milano
Consulenza fiscale, tributaria, societaria e amministrativa
Il Decreto Dignità ha introdotto una serie di novità sui contratti a termine, inserendo le aziende dentro un sentiero normativo decisamente vincolante, con il rischio, concreto, di sbagliare e di subire contenziosi da parte dei lavoratori, rendendo, peraltro, difficoltoso procedere alla stabilizzazione del rapporto, dato il contestuale incremento dei costi.
IlSole24Ore ha individuato sei “trappole” per i contratti a termine che è bene conoscere.
Parliamo di fatturazione elettronica. Sono online il sistema per generare il QR-Code, il “biglietto da visita” digitale con tutti i dati relativi alla propria partita Iva e quello per registrare l’indirizzo telematico prescelto su cui ricevere le fatture elettroniche da parte dei contribuenti.
I contribuenti avranno la possibilità di delegare uno o più intermediari all’utilizzo di tutte le funzionalità connesse al processo di fatturazione elettronica o delegare separatamente uno o più professionisti al solo servizio di registrazione dell’indirizzo telematico o a quello di consultazione delle fatture elettroniche.
Parliamo di assicurazioni, sicuramente una delle categorie di spesa che maggiormente viene inserita in dichiarazione dei redditi dai contribuentti. Purtroppo negli ultimi anni gli importi di spesa massimi, che possono essere detratti, sono stati ridotti in maniera significativa.
La legge di Stabilità 2018 (L. 205/2017) ha introdotto un nuovo premio assicurativo detraibile, sempre al 19%, relativo alle assicurazioni sulla casa contro le calamità di qualunque specie. Attenzione perché ad essere agevolati sono solo i premi relativi alle polizze stipulate a partire dal 1° gennaio 2018.
Si avvicina la scadenza per il calcolo e il versamento dell’Imposta Municipale propria e della Tassa per i Sevizi Indivisibili del Comune.
Entro il 18 giugno 2018, chiunque possieda immobili diversi da quelli per cui sono state previste delle specifiche cause di esclusione o esenzione da parte del Comune stesso, è tenuto al pagamento della prima, o unica, rata, dell’IMU 2018 e della TASI 2018.
Continuiamo a parlare di Bitcoin e cryptovalute in generale.
Dopo mesi di incertezze, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che, alla stregua di una valuta estera tradizionale, Bitcoin & co. i guadagni dalla compravendita sono tassati al 26%.
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Tutti coloro che decidono di affittare il proprio immobile a canone concordato con aliquota agevolata al 10%, non necessitano più dell’assistenza delle associazioni di categoria, ma potranno richiedere alle stesse un’ attestazione.
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L’addio alla scheda carburante si avvicina rapidamente, ormai mancano poco più di due mesi ma non tutto sembra ancora pronto. Purtroppo i piccoli operatori hanno pochissimo tempo per adeguarsi e, per questo motivo, sono allo studio varie soluzioni.
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E’ finalmente intervenuta l’Agenzia delle Entrate a chiarire alcuni aspetti: i bitcoin, e in generale le criptovalute, vanno inseriti nella dichiarazione dei redditi. Ovviamente l’obbligo dichiarativo si porta dietro numerosi interrogativi che dovranno trovare quanto prima risposta.
