Pace fiscale? Ecco tutte le scadenze ai 9 condoni.

E’ ufficialmente partito il rally per i 9 condoni fiscali.

Dal 24 ottobre 2018, l’Agenzia delle Entrate procederà allo stralcio dei debiti di importo residuo fino a mille euro. Tale limite, inoltre, è riferito anche a carichi diversi, purchè entro la soglia dei 1.000 euro. Ad esempio, se un professionista ha ricevuto notifiche per per Irpef non pagata pari 900 euro e Irap per altri 500 euro, e dal Comune si vede iscritta a ruolo Ici 2005 per 300 euro e altri 300 euro per l’Ici 2006, si vedrà cancellare l’intero debito pari a 2.900 euro.

Inoltre, i contribuenti non dovranno far nulla, l’Agenia delle Entrate procederà automaticamnte alla cancellazione del debito residuo.

Trovate maggiori informazioni qui.

 

Legge di Bilancio 2019: approvato il Disegno di Legge

Eccoci…ormai manca veramente poco. Pochi giorni fa il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di Legge relativo al Bilancio di Previsione dello Stato.

Facciamo un breve riepilogo dei principali interventi:

Reddito di cittadinanza: il cavallo di battaglia del MoVimento 5 Stelle. Dal primo trimestre 2019 verrà introdotto un sussidio integrativo che servirà a raggiungere una certa soglia reddituale minima di 780 Euro per i single e crescente in base al numero di componenti del nucleo familiare.

Flat Tax 15%: punto forte, al contrario, della campagna elettorale della Lega di Matteo Salvini.  Aliquota al 15%, a partire dal 2019, per i titolari di Partita IVA con ricavi e compensi fino a 65mila Euro. Dal 2020 il tetto dei ricavi e dei compensi dovrebbe arrivare a 100mila Euro.

Risarcimento delle vittime delle crisi bancarie: fondo da 1,5 miliardi di € per risarcire le vittime delle crisi bancarie.

Oltre a quelli menzionati sopra, sono previsti molti altri interventi.

Per leggere l’elenco completo cliccate qui.

 

Regione Lombardia: contributi per l’acquisto di nuovi veicoli commerciali

Il recente stop alla circolazione dei veicoli Diesel Euro 3 all’interno del cosidetto Bacino Padano (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto) ha causato i malumori di tutta quella fascia di popolazione costretta a cambiare le proprie abitudine, o addirittura mezzo di trasporto, per rispettare tale divieto.

Proprio la sostituzione del veicolo, rappresenta motivo di grande difficolta per molte Micro, Piccole e Medie Imprese.

Con l’obiettivo di rendere tale divieto meno problematico, la Regione Lombardia ha pubblicato un bando finalizzato a incentivare la demolizione di veicoli commerciali di proprietà, benzina fino ad euro 1/I incluso e/o diesel fino ad Euro 4/IV incluso, con conseguente acquisto di un nuovo veicolo ad uso commerciale e industriale a basso impatto ambientale. 

Maggiori informazioni al seguente link.

Resto al Sud? Forse. Incentivi a fondo perduto anche per liberi professionisti.

Dopo l’approvazione, avvenuta pochi giorni fa, del DEF, il Documento di Economia e Finanza che definisce il perimentro della prossima Legge di Bilancio 2019, iniziano arrivare le prime anticipazioni.

La Ministra per il Mezzogiorno Barbara Lezzi ha annunciato lo scorso 21 setttembre l’ampliamento dell’ incentivo «Resto al Sud» , già varato dal precedente Governo Gentiloni nel 2017 e finalizzato all’avvio di nuove attività nel Mezzogiorno.

Tale modifica permetterebbe di ottenere contributi per l’autoimprenditorialità giovanile anche ai liberi professionisti.

Ricordiamo che l’agevolazione (Decreto Legge n. 91/2017) consiste in un contributo fino a 50mila  euro a fondo perduto ed è gestita da INVITALIA, con una dotazione di 1,25 miliardi  a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione.

Maggiori informazioni al seguente link.

Riduzione Irpef o flat tax? Cosa conviene e a chi?

La Legge di Bilancio 2019 sarà discussa dal Parlamento tra poche settimane, a partire dalla metà del prossimo mese di ottobre. Nel frattempo sono già molte le proposte fiscali di cui si discute.

Uno dei grandi temi è sicuramente la volontà di ridurre il peso del fisco sui redditi di famiglie e imprese.

A questo proposito, si parla fondamentalmente di due diverse possibilità:

  • l’introduzione di una flat tax al 15%, vale a dire un’aliquota unica per tutti i redditi (la proposta prevalente riguarda l’estensione dell’attuale regime forfettario fino a 65.000 euro di ricavi ovvero fino a 100.000 euro di reddito fiscale);
  • la rimodulazione e riduzione delle aliquote Irpef. In questo caso, la discussione è tra chi vuole ridurre le aliquote nella fascia bassa (M5S) e chi nella parte centrale (Lega).

Ma cosa converrebbe di più alla maggioranza degli italiani?

Cliccate qui per scoprire quale sarebbe la soluzione più conveniente per voi.

Fattura elettronica: dieci domande e risposte

Probabilmente ne avrete già sentito parlare dato che la fattura elettronica è uno dei temi più importanti di questa parte finale dell’anno.
Da gennaio scatta l’obbligo di fatturazione elettronica non solo per operazioni con la Pubblica Amministrazione, ma anche per operazioni tra soggetti con e senza Partita IVA. Purtroppo, ancora troppi sono i dubbi e gli interrogativi. Con l’aiuto de Il Sole 24 ORE proviamo a mettere un po’ di ordine grazie a 10 semplici domande.

Condominio: a chi tocca pagare le vecchie spese legali?

Se un soggetto acquista un immobile dopo l’avvio di una causa legale, a chi tocca pagare le spese legali e le imposte? Su questo tema, è valido l’orientamento giurisprudenziale secondo cui «in relazione alle spese legali autorizzate dall’assemblea condominiale prima della vendita è tenuto alla spesa colui che è condomino al momento in cui si rende necessario effettuare la spesa; sicché il nuovo proprietario che abbia anticipato il pagamento al condominio ha titolo al rimborso, perché l’acquirente dell’unità immobiliare risponde soltanto delle obbligazioni condominiali sorte in epoca successiva al momento in cui, acquistandola, è divenuto condomino» (Cassazione, sentenza 10405/2010).

In altre parole,  salvo diversi accordi tra le parti, non possono essere accollate all’acquirente le spese relative a un contenzioso avviato quando lo stesso non era condomino.

Qui un approfondimento.

Fattura elettronica: come conservarla correttamente

La crescente diffusione della fatturazione elettronica (molte imprese ne sono già oggi destinatarie) pone il problema della loro conservazione. Ricordiamo che di fatture elettroniche sono ormai destinatari anche soggetti diversi dalle pubbliche amministrazioni.

I destinatari dei documenti digitali possono scegliere tra tre modalità alternative di conservazione:

  1. La prima soluzione è quella più naturale si tratta di utilizzare il Servizio di interscambio (Sdi) utilizzando il servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
  2. La seconda modalità permette la conservazione di copie informatiche delle fatture elettroniche in uno dei formati contemplati dal Dpcm 3 dicembre 2013 (pdf, jpg, txt) considerati idonei a tale scopo.
  3. La terza via riguarda le fatture elettroniche diverse da quelle ricevute dai soggetti obbligati dal 1° luglio (carburanti, subappaltatori). Infatti, in caso di mancata accettazione della fattura elettronica da parte del destinatario, bisognerà inviare la fattura in formato cartaceo o digitale (Pdf). In questo caso, il destinatario sarà libero di conservare la fattura cartacea o di portarla in conservazione sostitutiva secondo le regole tecniche previste dalla normativa vigente.

Qui maggiori informazioni.

Agevolazione prima casa: ecco quando vale anche per la seconda

E’ possibile usufuire delle agevolazioni sulla prima casa anche per la seconda? Ebbene sì! La Cassazione, nell’ordinanza 19989/2018, sancisce che l’agevolazione «prima casa» compete anche al titolare, nel medesimo Comune, di un’altra casa che risulti però locata a terzi (e, dunque, non idonea all’uso abitativo per lo stesso proprietario).

Qui maggiori informazioni.

Credito di imposta su investimenti pubblicitari 2018

Buone notizie per tutte le aziende e i professionisti che investono in pubblicità. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del Bonus Pubblicità 2018 (DPCM del 16.05.2018 n. 90) contenente le regole e beneficiari del credito d’imposta, sugli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.

I beneficiari del credito d’imposta sono:

  • i soggetti titolari di reddito d’impresa
  • i titolari di lavoro autonomo
  • gli enti non commerciali

che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, il cui valore complessivo superi di almeno l’1% gli investimenti effettuati nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione.