Si! Lombardia – Sostegno impresa Lombardia: contributi per microimprese e autonomi

Con delibera n. 3869 del 17 novembre 2020 la Giunta della regione Lombardia ha approvato la misura “Sì! Lombardia – Sostegno impresa Lombardia”, a supporto delle microimprese e i lavoratori autonomi con partita IVA individuale non iscritti al Registro delle imprese, considerati tra i principali soggetti colpiti dalle misure anti-Covid.

Le agevolazioni consistono nella concessione di un contributo a fondo perduto una tantum senza alcun vincolo di rendicontazione di spese connesse.

La dotazione finanziaria, per nulla banale, è pari a 54,5 milioni di euro.

Le modalità per la richiesta del contributo sono veramente semplici. E’ sufficiente essere in possesso dello SPID-Sistema di Identità Digitale o della Tessera Sanitaria Carta Nazionale dei Servizi (TS/CNS) per presentare la richiesta sul portale bandi online della Regione Lombardia.

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Bonus bici: al via dal 3 novembre!

Finalmente ci siamo, ormai manca veramente pochissimo. Dopo mesi di indiscrezioni e continui rinvii, il prossimo 3 novembre sarà click day e sarà possibile richiedere il famoso e tanto desiderato Bonus bici.

Si tratta di un rimborso fino al 60% (max 500 euro) per l’acquisto di una bicicletta (anche a pedalata assistita) o di un monopattino se effettuato tra il 4 maggio al 31 dicembre. I fondi stanziati sono limitati ma il Ministero dell’Ambiente ha già precisato che l’obiettivo sarà quello di soddisfare tutte le richieste, anche attraverso l’incremento delle risorse disponibili.

Prima di effettuare la richiesta, è necessario preparare la scansione del documento d’acquisto ma, soprattutto, attivare l’identità digitale Spid con cui accedere alla piattaforma dedicata attiva a partire dal 3 novembre. L’identità Spid sarà necessaria anche per richiedere, qualora non si fosse ancora effettuato l’acquisto, il voucher da utilizzare presso gli esercenti aderenti.

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Cashback di Stato: da dicembre si parte!

Chi ama usare il contante per le spese di tutti i giorni a breve avrà (forse) un motivo in meno per farlo.

Dal 1° dicembre parte il tanto chiacchierato Cashback di Stato, il rimborso del 10% di tutte le spese effettuate con metodi tracciabili (carte di debito o di credito, bonifici, satispay, paypal e tutte le piattaforme di pagamento in genere) fino a un ammontare massimo di 150 euro (a fronte di una spesa di 1.500 euro) ogni 6 mesi. Sono escluse tutte le spese effettuate online.

Nel mese di dicembre, il sistema vivrà una sorta di fase sperimentale, breve ma intensa, viste le festività natalizie e, per l’accesso al bonus, basteranno solamente 10 transazioni (a regime, al contrario, ne serviranno 50 da effettuare nell’arco di un semestre).

La partecipazione al rimborso sarà, ovviamente, volontaria e sfrutterà l‘app «Io», già nota grazie al bonus vacanze. In sostanza, dopo l’accesso bisognerà associare al proprio codice fiscale una o più carte di pagamento e indicare l’IBAN del proprio conto corrente sul quale ricevere il rimborso. Tutte le carte associate al medesimo codice fiscale concorreranno al raggiungimento della soglia minima.

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Bonus edilizia 110% e non solo: detrazione, sconto in fattura o cessione del credito, cosa scegliere?

La super detrazione del 110% è uno dei benefici fiscali più popolari del momento dato che permette di coprire interamente il costo dei lavori di ristrutturazione (se ammessi) sostenuto dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 con possibilità di recupero della spesa in un arco temporale di 5 anni.
Oltre al “classico” utilizzo diretto della detrazione, ricordiamo come sia possibile usufruire di tale agevolazioni mediante:

  • sconto in fattura del 100% sul corrispettivo dovuto all’impresa o ai fornitori che hanno realizzato gli interventi;
  • cessione del credito d’imposta all’impresa o ai fornitori che hanno realizzato gli interventi e che a loro volta potranno cederlo ad altri soggetti quali Istituti di Credito o Intermediari finanziari.

La novità emersa con il provvedimento dell’8 agosto 2020 permetterà di utilizzare i vantaggi sopra menzionati anche per gli altri bonus edili quali le spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di efficienza energetica, di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine di ricarica.

In questo modo sarà sicuramente molto più semplice godere di tutte le agevolazioni edili oggi previste, ampliando notevolmente la platea dei potenziali contribuenti interessati.

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Bonus vacanze: finalmente ci siamo!

Dal 1° luglio si parte veramente. Finalmente le famiglie con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a 40.000 euro avranno l’opportunità di usufruire del bonus vacanze per il pagamento di servizi offerti in Italia da imprese turistico ricettive, agriturismi e bed&breakfast.

Precisiamo subito che non sarà possibile godere del bonus se la prenotazione avverrà tramite portali quali Booking.com, Airbnb e simili. Al contrario, il sito Federalberghi fornirà puntualmente la lista completa delle strutture aderenti.

Il bonus andrà da un importo minimo di 150 euro a un massimo di 500 euro e potrà essere utilizzato fino al 31 dicembre 2020.

Ottenerlo è davvero molto semplice. Muniti di Spid o Carta d’identità elettronica si dovrà scaricare l’applicazione IO di PagoPa che, dopo i dovuti controlli, rilascerà un QR code da comunicare all’operatore turistico prima del pagamento.

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Bonus baby sitter: cosa sapere

l bonus baby sitter (ora raddoppiato a 1.200 euro) per l’emergenza Covid-19 è accessibile a lavoratori dipendenti privati, commercianti, artigiani, partite IVA, collaboratori e liberi professionisti. La conferma è arrivata direttamente dall’INPS tramite un messaggio pubblicato sul sito internet.

Ricordiamo che è stato raddoppiato (da 1.000 a 2.000 euro) anche il valore del bonus per gli operatori del servizio sanitario (pubblico e privato) e per quelli dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

La notizia sicuramente più importante riguarda le modalità di erogazione. Il contributo potrà essere erogato direttamente al richiedente (oltre alla modalità già prevista del libretto famiglia) che a sua volta potrà utilizzarlo per pagare la quota di partecipazione del figlio a centri estivi, servizi per l’infanzia o socio-educativi territoriali.

Purtroppo, servirà pazientare ancora qualche giorno per la presentazione delle domande.

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Il REM, reddito di emergenza: a chi spetta e come chiederlo

La bozza del Decreto Maggio istituisce all’art 19 il Reddito di Emergenza che, a partire dal mese di di maggio, verrà erogato solo agli aventi diritto per un periodo non superiore ai 3 mesi

Il Reddito di Emergenza, salvo novità, avrà un importo mensile pari a 400 euro e spetterà a tutti i nuclei familiari in possesso di specifici requisiti e NON spetta al nucleo familiare in cui vi sia un componente che percepisce o abbia percepito altri benefici precedentemente istituiti per far fronte alla crisi da Covid-19 (Coronavirus).

Al contrario, il Reddito di Emergenza è cumulabile con quello di cittadinanza purchè non venga dsuperata la soglia totale degli 800 euro percepiti da uno dei componenti il nucleo familiare.

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Coronavirus: Sospensione Mutui Prima Casa

Attraverso il decreto legge «Cura Italia» (18/2020) il Governo ha deciso di ampliare la platea dei potenziali beneficiari della moratoria sui mutui prima casa. Oltre ai dipendenti che si sono visti sospendere o ridurre l’orario di lavoro per almeno 30 giorni, ora anche i lavoratori autonomi potranno richiedere la sospensione del pagamento delle rate del mutuo prima casa se autocertificano di aver subìto un calo del fatturato su base trimestrale pari al 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019. Inoltre, per tutti i soggetti ammessi alla misura, è stato eliminato il tetto di 30mila euro di reddito ISEE.

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Spese sanitarie: detrazioni fiscali a rischio

Dal 1° gennaio sono entrate in vigore le nuove regole sulle detrazioni fiscali che impongono di pagare sempre con carte di pagamento (ad esempio bancomat, carte di credito o debito) o altri sistemi tracciabili (quali assegni, bonifici…).
All’interno della Legge di Bilancio troviamo però un’importante suddivisione:

  1. il contante può ancora essere utilizzato per i medicinali, i dispositivi medici e le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale;
  2. al contrario, tutte le altre spese mediche detraibili, dovranno essere necessariamente pagate con sistemi tracciabili.
    Al momento, non sono state chiarite tutte le regole relative ai documenti da conservare, elemento che sarà alquanto fondamentale e che, tra un anno, potrebbe rappresentare uno dei maggiori mal di testa per i contribuenti.

Per il momento, facendo anche un paragone con altre tipologie di detrazioni, l’unico consiglio è quello di conservare sempre la ricevuta di pagamento.
Si prospettano tempi duri per coloro che usufruiscono delle detrazioni fiscali delle spese mediche…
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