Abbiamo più volte parlato della fattura elettronica (ad esempio cercando di rispondere ai dubbi più frequenti o su quale fosse il modo migliore per conservarla), oramai quasi pronta a debuttare nei rapporti tra fornitori o tra questi e i consumatori a partire dal primo gennaio.
Purtroppo, a poche settimane dalla sua adesione di massa, il l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha messo in luce varie falle che non permetterebbero al sistema di fatturazione elettronica di rispettare il recente sistema normativo sulla protezione dei dati personali introdotto dal GDPR, il regolamento europeo entrato in vigore il 25 maggio scorso.
In effetti, l’analisi evidenzia falle inquietanti su vari temi: l’archiviazione massiva delle fatture da parte dell’Agenzia delle Entrate anche per fini di controllo; la scelta, sempre da parte dell’Agenzia delle Entrate, di mettere a disposizione sul proprio portale tutte le fatture in formato digitale senza preventivo consenso; l’assenza di cifratura e molte altre.
Insomma, a poche settimane dall’introduzione della fattura elettronica, i dubbi e le criticità sono ancora tante. Restiamo in attesa di capire quali saranno le decisioni dell’ultimo minuto per porre rimedio ai tanti punti ancora aperti.
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