La crescente diffusione della fatturazione elettronica (molte imprese ne sono già oggi destinatarie) pone il problema della loro conservazione. Ricordiamo che di fatture elettroniche sono ormai destinatari anche soggetti diversi dalle pubbliche amministrazioni.
I destinatari dei documenti digitali possono scegliere tra tre modalità alternative di conservazione:
- La prima soluzione è quella più naturale si tratta di utilizzare il Servizio di interscambio (Sdi) utilizzando il servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
- La seconda modalità permette la conservazione di copie informatiche delle fatture elettroniche in uno dei formati contemplati dal Dpcm 3 dicembre 2013 (pdf, jpg, txt) considerati idonei a tale scopo.
- La terza via riguarda le fatture elettroniche diverse da quelle ricevute dai soggetti obbligati dal 1° luglio (carburanti, subappaltatori). Infatti, in caso di mancata accettazione della fattura elettronica da parte del destinatario, bisognerà inviare la fattura in formato cartaceo o digitale (Pdf). In questo caso, il destinatario sarà libero di conservare la fattura cartacea o di portarla in conservazione sostitutiva secondo le regole tecniche previste dalla normativa vigente.